Notte sulla Giustizia. Toghe Onorarie in sciopero

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giustizia



Comunicato Stampa diramato dalla Feder.m.o.t.
Roma, 14 febbraio 2010

Preso atto che il Ministro Alfano non ha dato alcun riscontro alla richiesta di convocare i rappresentanti della magistratura onoraria ad un tavolo di trattative per emendare il disegno di legge governativo di riordino della categoria divulgato lo scorso dicembre, la Feder.m.o.t. proclama l’astensione dalle udienze civili e penali per cinque giorni a partire dal I marzo.

La dichiarata riforma annunciata dal Ministro non muta l’assetto attuale della magistratura onoraria (disattendendo i dicta della Corte Costituzionale, che finora non aveva censurato l’attuale normativa solo in virtù della sua temporaneità), rinnovando la disciplina solo in senso ancora più afflittivo per coloro che, proprio a dire del Ministro, contribuiscono in modo determinante al funzionamento della giustizia in Italia “con ammirevole impegno e abnegazione”.

Continua ad affidare la tutela di diritti fondamentali dei cittadini ad una giurisdizione precaria, è anacronistica nel mantenere un sistema di pagamento a cottimo e nell’omettere di riconoscere copertura in caso di malattia, maternità, previdenza proprio a coloro che devono, tra l’altro, sanzionare i datori di lavoro in caso di mancato versamento dei contributi previdenziali.

Fa indietreggiare la storia di secoli e rinuncia alle conquiste sociali della civiltà moderna, quando persiste nel negare una retribuzione all’attività più pregnante dei giudici, la redazione delle sentenze (vale a dire che giudici chiamati a decidere cause civili del valore di centinaia di migliaia di euro e della libertà delle persone continueranno a motivare le loro decisioni gratuitamente), e una retribuzione adeguata a pubblici ministeri chiamati a difendere le ragioni delle vittime dei reati in udienza. Meccanismo che peraltro favorirà, indirettamente, un reclutamento dei magistrati per censo.

Rinuncia a perseguire l’obiettivo della ragionevole durata dei processi, quando una valorizzazione della professionalità dei magistrati onorari in servizio varrebbe in concreto a rimediare alle carenze del sistema e perciò a celebrare processi brevi senza fare prescrivere i reati, a fare risparmiare alle casse dello Stato le spese di risarcimento dei danni da durata irragionevole del processo, e a rilanciare l’economia facendo conquistare posizioni all’Italia nella classifica mondiale stilata dalla World Bank in base alla durata media dei processi civili per il recupero dei crediti commerciali.

Preso atto che il DDL del Governo non soddisfa il bisogno di legalità del Paese, anzi, rende il servizio giustizia meno efficiente, Feder.m.o.t. proclama la notte della giustizia. I primi ad essere impegnati a lavorare la notte negli uffici, saranno i magistrati onorari in servizio presso il Tribunale di Torino (la notte del 25 febbraio).

Presidente – Paolo Valerio
Responsabile per le Comunicazioni – Paola Bellone – 320.7514301

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