Imprenditore ferito nel Reggino: Don Ciotti, rompere il silenzio

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Riportiamo il comunicato diramato da Libera a seguito del vigliacco agguato messo in atto dalla ‘ndrangheta nei confronti di Tiberio Bentivoglio, militante di Libera colpito per il suo impegno contro le mafie.  Nel ’92 si oppose al pagamento del pizzo e da allora non ha mai smesso di tenere la schiena ben dritta di fronte alla violenza dei clan. Siamo Vicini a Tiberio e tutti gli imprenditori che continuano a denunciare.


Titolare farmacia ferito, aveva denunciato il racket

Il Coordinamento di Libera Reggio Calabria: ” Siamo sul fronte: basta solidarietà, basta indifferenza  serve corresponsabilita’ “

“Siamo sul fronte e non si può più restare fermi a guardare. La solidarietà e l’indignazione non basta: non si può essere indifferenti. Ci vuole uno scatto da parte di tutti e prendere coscienza che è una corresponsabilità. Ci troviamo a lottare ogni giorno, oggi è toccato a Tiberio ma domani può accadere ad altri. C’è bisogno l’impegno di tutti,  non possiamo non combattere questa battaglia rimane il fatto che siamo ancora soli e in pochi.” In una nota Mimmo Nasone referente di Libera Reggio Calabria  commenta il  ferimento  con un colpo d’arma da fuoco dell’ l’imprenditore Tindaro Bentivoglio, imprenditore che aveva denunciato il racket, che si è costituito parte civile nei processi contro i sui aguzzini  , socio di Libera e tra i primi socio fondatore di ReggioLiberaReggio il movimento antiracket della città,. «Siamo tutti molto provati oggi – conclude Nasone di Libera  – ma quello che ci teniamo a dire è che serve che ognuno faccia la sua parte ogni giorno, gli investigatori lavorano a pieno ritmo, ci sono arresti e condanne, sequestri e confische ma manca ancora una partecipazione totale  della società civile e degli operatori economici. Davanti a questi episodi tutti siamo chiamati a condividere concretamente l’impegno di chi si mette in gioco contro la criminalità organizzata.”

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