Il giudice ha accettato la richiesta della difesa escludendo le prove a carico degli imputati contenute nelle recenti operazioni Minotauto e Maglio. Ma per Giuseppe Catalano, Giovanni Catalano, Carmelo Cataldo e Rocco Zangrà rimane valida l’accusa di 416bis avanzata dai Pm grazie all’operazione Crimine, partita da Reggio Calabria e capace di testimoniare l’esistenza delle ‘ndrine in tutto il Nord Italia ma non solo.
Nelle pagine dell’inchiesta i 4 imputati risultano essere elementi di spicco dei locali di Torino e Alba. Tra tutti spicca il nome di Giuseppe Catalano, proprietario del Bar Italia aTorino, luogo di Summit dell’onorata società e di incontri con la politica piemontese, ritenuto il Capo Società della locale operante in città.
Chiusa oggi la seconda udienza, il dibattimento riprenderà il prossimo 25 gennaio.
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