Video di Toni Castellano – Articolo di Leonardo Ferrante
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“Il male comune che che uccide il bene comune”: questa la definizione che Raphael Rossi dà del fenomeno corruttivo aprendo l’incontro-evento dal titolo “C’è anche la tua parte”, tenuto ieri sera presso la Fabbrica delle E, sede del Gruppo Abele, alla presenza di oltre 150 partecipanti .
Una serata di storie ordinarie di piccola e grande corruzione, di resistenze, di sconfitte, ma soprattutto di vittorie, d’impegno, di dedizione, di “normalità”.”Non sono un eroe”, continua Rossi, noto alle cronache per aver rifiutato una “stecca” su un appalto riguardante l’Amiat di Torino, azienda partecipata di gestione rifiuti.Racconta la sua storia, assieme ad altre, all’interno del libro fresco di stampa “C’è chi dice no”, curato assieme a Stefano di Polito e Alberto Robiati.
Nel corso dell’evento sono state lette al pubblico alcune richieste di sostegno giunte allo sportello “SOS Giustizia” attivato dai “Signori Rossi – Corretti non corrotti”, l’associazione che ha guidato Raphael nel suo percorso fatto di processi, difficoltà, risalite.
Il messaggio della serata è univoco: la corruzione non conviene, perché finiamo col perderci tutti. Messaggio che Riparte il futuro ha assunto fin dall’inizio e che continuerà a diffondere anche grazie al contributo dei Signori Rossi, sostenitori di prima data dell’iniziativa.