Chiuso il processo Caccia, avviate nuove indagini

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Il processo a Carico di Rocco Schirripa, accusato di essere uno degli assassini del magistrato torinese Bruno Caccia, arriva a sentenza. La prima corte d’assise di Milano  non lo ha condannato né assolto per il fatto criminale, ma ha stabilito di non dover procedere per un errore procedurale che ha reso nullo il processo in corso.

L’Errore, del quale si è scusato Marcello Tatangelo, PM titolare dell’inchiesta, riguarda la richiesta avanzata al GIP per avviare le indagini, mentre queste dovevano essere riaperte, dato che Schirripa era stato indagato, a seguito delle dichiarazioni del pentito Vincenzo Pavia, e la sua posizione archiviata.

Tutto da rifare, quindi. Il processo iniziato a luglio non può produrre effetti, ma non tutto è andato perduto. Per Rocco Schirripa, inchiodato dalle intercettazioni, è già stata avanzata la richiesta al gip per riaprire nuove indagini, sul medesimo reato.

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