40 anni dall’omicidio di Bruno Caccia: la foto-gallery

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Una moltitudine di volti, luoghi, iniziative, linguaggi diversi con un unico obiettivo: ricordare Bruno Caccia.

Magistrato, uomo di Stato, marito e padre strappato ai suoi affetti e alla nostra Repubblica il 26 giugno del 1983 , in via Sommacampagna a Torino. Procuratore della Repubblica sotto la Mole, è l’unico magistrato assassinato dalle mafie al nord.  A volere la sua eliminazione è stata la ‘ndrangheta, ma sono ancora molti i misteri attorno a questo delitto eccellente. In occasione dei 40 anni dal suo omicidio, abbiamo deciso di ricordarlo attraverso diverse iniziative, unendoci alla richiesta della famiglia per ottenere, finalmente, verità e giustizia.

Siamo partiti con “Armonia, l’arte Libera il bene” festival organizzato in Cascina Caccia, bene confiscato alla famiglia di ‘ndrangheta che ha deciso di eliminare il procuratore. Due giorni di musica, arte, convivilità, momenti di riflessione per contribuire all’impegno contro le mafie, educando alla difesa della bellezza, del bene comune, dell’etica.

Ieri, 26 giugno, abbiamo partecipato alle celebrazioni ufficiali di fronte al luogo dell’assassinio, insieme alla famiglia, alle Istituzioni ai rappresentanti delle forze dell’ordine, per non dimenticare il sacrificio di un magistrato integerrimo e competente, ucciso per la tenacia con cui stava contrastando mafie e corruzione.

A seguire, la storia di Bruno Caccia è stata raccontata a oltre 3000 bambine e bambine, coinvolti nell’iniziativa “Insieme a caccia di un tesoro: la memoria” . Nei centri estivi della città di Torino, si è svolta una caccia al tesoro, per tramandare alle giovani generazioni valori come legalità e giustizia, che hanno connotato la vita del procuratore assassinato.

A chiudere la giornata è stata l’arte. Un concerto dal titolo  “La Musica Giusta” , organizzato da Orme presso la fondazione Fulvio Croce, per ricordare Bruno Caccia, grande amante della musica.

In serata, presso la Fabbrica delle e, spazio al teatro con la rappresentazione scenica di “Via Sommacampagna: in ricordo di Bruno Caccia“

. Uno spettacolo di Eleonora Frida Mino, Pietra selva, Raffaella Tomellini per ripercorrere la vita del magistrato, le ragioni del suo assassinio e le tante ombre che ancora si stagliano sul caso.

Grazie alle volontarie e ai volontari he hanno reso possibile tutto questo, alla Città di Torino ha sostenuto e accompagnato questo percosso, alle Istituzioni che presenziato alle iniziative, alle cittadine e cittadini che ne hanno preso parte a questo percorso di memoria. Ma, soprattutto, ringraziamo Guido, Paola e Cristinai figli di Bruno Caccia, per l’amore e la dolcezza con cui hanno  parlato del papà e per la tenacia e la fermezza con cui pretendono, a 40 anni dal vile assassinio, di avere verità e giustizia.

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Memoria a Caccia di Verità

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