Sono beni e non si vendono

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Libera si mobilita per difendere i beni confiscati. Nel 1996 una raccolta di firme, oltre un milione, promosse il riutilizzo sociale dei beni confiscati ai mafiosi ed ai corrotti e divenne una legge, la 109/96, che accolse solo la prima delle due richieste.

I corrotti restano ancora oggi fuori da quel provvedimento legislativo.

Certa politca sorda alla volontà popolare, si incaponisce e a colpi di arroganza, pensa di poter risolvere tutto senza coinvolgere e senza misurarsi con chi, con i fatti, si è reso protagonista di 13 anni di lavoro, quotidianamente, nella consapevolezza che le mafie si sconfiggeranno anche grazie al riscatto voluto dalla società civile.

La proposta approvata venerdì scorso al Senato, che prevede la vendita dei beni sottratti alla criminalità, è un affronto, una sciagura, un segno di resa.

Oggi Libera ha organizzato, a Roma, una vendita all’asta simbolica di quei beni che non sono ancora stati assegnati.

Sappiamo tutti, ci vogliono anni per poter ritornare in possesso di ciò che le mafie accumulano con l’inganno, il sopruso e l’inno all’illegalità.

Anzichè moltiplicare le forze e gli strumenti per continuare in un solco che si è dimostrato vincente su tutti i fronti, assistiamo ad incredibilli proposte che, ad essere ottimisti, dimostrano imperizia e miopia.

A sentire l’on. Mantovano, pare che i miopi abbiano occhiali adatti per correggere questi “difetti di vista”, anche se quel “professionisti dell’antimafia” che esce dalla bocca del sottosegretario all’Interno, tradisce nervosismo, sempre a non voler pensare alla malafede.

Intanto leviamo la nostra voce di protesta. Oggi a Roma, ma già da giorni su tutto il territorio nazionale, continueremo a difendere ciò che faticosamente abbiamo conquistato in anni di battaglie e di lotte civili.

Il nostro impegno non può essere deriso e calpestato.

Firma l’appello di Libera


Approfondimenti:

Libera mette all’asta i beni confiscati

Tutte le domande e le risposte sui beni confiscati

Lo speciale di liberainformazione


Guarda la sintesi dello speciale di ieri 23 novembre 2009 di Repubblica TV


guarda tutto lo speciale andato in onda ieri

One thought on “Sono beni e non si vendono

  1. alberto saluzzo Reply

    E’ proprio in questi tempi duri, quando il civismo crolla, che dobbiamo attaccare ancora di piu’. non sara’ certo una legge a porre fine tutto, ne’ saranno un gruppo di politici corrotti; e’ ora di dare un indirizzo diverso a libera, espanderla e trasformarla in un partito, perche’ avete consenso, e dunque voti. Avete tutto cio’ che vi serve per infliggere un colpo alla fonte del protezionismo nei confronti delle mafie.

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